Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
"G.D’ANNUNZIO - M.FABIANI" Gorizia

Liceo artistico “Max Fabiani” e associazione ADO di Gorizia: una collaborazione che dura da tre anni e che dà vita a un calendario in cui i ragazzi, e quest’anno anche alcuni docenti, divengono protagonisti di una singolare interpretazione dell’importante tematica della donazione.

L’aula magna del Liceo artistico “Max Fabiani” di piazzale Medaglie d’Oro a Gorizia, giovedì 17 novembre, ha ospitato numerosi ragazzi, docenti e personale impiegato nell’ambito della donazione degli organi per la presentazione del Calendario ADO 2017 realizzato con le opere dei ragazzi e dei loro insegnanti. Dopo un saluto della referente di plesso, professoressa Rosetta Ambrosio, la professoressa Rosanna Nardon ha presentato il progetto che ha condotto alla realizzazione dell’opera; a coadiuvarla è stato il collega Paolo Troian che ha approfondito l’argomento spiegando le tecniche e gli strumenti usati dagli artisti, nonché la chiave che hanno usato per guardare a un tema così importante: hanno improntato il loro lavoro sul tema del dono, sul valore della vita con soggetti e tavolozze evocanti la speranza. Ad affiancare i ragazzi sono stati, oltre a Rosanna Nardon e Paolo Troian, anche i colleghi Rina Battaglini, Roberto Marchetto e Federica Valvassori.

Parole di lode per il progetto sono state espresse dal presidente regionale ADO, Mauro Rocco, dal direttore del centro trapianti di Udine, Roberto Peressutti nonché dal responsabile del reparto di anestesia e rianimazione di Gorizia: hanno tutti ringraziato i ragazzi e i loro docenti sottolineando l’importanza del lavoro di equipe, della riflessione fatta attorno al tema del dono e dell’importanza di mettere l’anima in ciò che si fa quotidianamente.

A conclusione dell’incontro l’assessore al welfare del comune di Gorizia Silvana Romano ha lodato i ragazzi per aver dimostrato, con questo loro lavoro, che a Gorizia ci sono ancora vitalità e creatività e ha sottolineato la bravura degli studenti nel porre lo sguardo al delicato tema del dono come a un progetto di vita, di rinascita sia per chi riceve che per chi dona.